“Ricordatevi che la felicità è una porta che si apre solo verso l’esterno.”
Un concerto di quelli semplici, sinceri, veri. Proprio come la mamma e il bambino che hanno assistito lo spettacolo al mio fianco. Una coppia insolita che va oltre a quel cromosoma in più. Una forza della natura oserei direi. Una mamma che per una sera si è concessa due ore di divertimento con il proprio figlio. Un bambino che ogni tot mi tirava delle gomitate sbagliando a battere le mani a tempo e scoppiava a ridere vedendo che qualche intoppo di coordinamento lo avevo pure io. Eravamo buffi, sì. Una mamma che durante la canzone “Insegnami” ha abbracciato suo figlio e sussurrandogli ti voglio bene. Un ti voglio bene così potente che è arrivato pure a me. Pelle d’oca. Un bambino che ha passato la maggior parte del tempo a fissarmi curioso mentre cantavo le canzoni e a un certo punto si è addormentato sulla mia spalla. Una mamma che con uno scambio di sguardi ci siamo dette “spero non sia un problema”, “figurati”. Un bambino che a un certo punto si è risvegliato e sulle note di “Abbi cura di me” inizia a cantare sottovoce il ritornello. Come dice Simone ad inizio concerto: questa serata vi prendo per mano e vi faccio volare con me. Forse è proprio vero che le cose migliori arrivano quando meno te lo aspetti. Grazie.
Attraverso Festival: Pollenzo,3 settembre 2019
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