C’erano una volta gli attimi in cui si stava bene in un abbraccio. I momenti giusti per rinfacciarsi quei sentimenti tenuti nascosti per troppo tempo e finire poi a ridere di gusto tirando un sospiro di sollievo. I cambiamenti in grado di stravolgerti le abitudini e capaci di creare qualcosa di nuovo, inaspettato e vero. C’eri tu con il tuo carattere estroverso che colmava i miei silenzi. C’erano le mie parole scritte per lasciarti un segno strada facendo con la speranza che un giorno potesse andare meglio. Le virgole che dimenticavo perché troppo brevi e i punti e virgola che segnavo per darci del tempo. Le tue fissazioni e le mie paure. Le nostre passioni per la musica, gli eventi, i libri e la fotografia. Le chiacchierate improvvisate pur di parlare ancora un po’. Le mie paranoie e le tue ferite. Abbiamo spesso camminato vicino, molte volte su due linee parallele. Insieme al tuo essere pignolo, al tuo pessimismo, al mio ottimismo e alla voglia di scrivere ancora un nuovo capitolo. I protagonisti eravamo noi ma non per forza insieme e ci è voluto un po’ per incassare il colpo. Sai dopo tutto questo tempo ho imparato anche a mettere un punto e andare a capo.
Canzone da ascoltare: Come fosse adesso, Elisa
Tratto dai pensieri aggrovigliati del lunedì
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